Chaos

Canto l’armi pietose e il capitano
che il gran sepolcro liberò di Cristo
molto operò con il senno e con la mano
molto soffrì nel glorioso acquisto…

Chaos: una regione sconnessa e geologicamente disordinata presente sulla superficie di un corpo celeste

Cosa sta succedendo ?

Un uomo ha dirottato un Tir e ha travolto un mercatino di Natale a Berlino uccidendo almeno 12 persone. L’ambasciatore Russo in Turchia è stato ucciso ad Ankara al grido: “Non dimenticate Aleppo!“. La marina cinese ha catturato un drone sottomarino statunitense in acque internazionali.

Putin e Assad bombardano Aleppo e territori Siriani fuori dal loro controllo. Europa e Stati Uniti continuano la loro “pacifacazione”  – supportati dai media occidentali che raccontano una “guerra di precisione” che non conosce vittime collaterali (cazzate !)

Ma la prima guerra mondiale non iniziò con il semplice assassinio di un arciduca ?

Le nazioni sono in guerra, non c’è dubbio. Il malessere sociale che ha portato le stragi in Europa continua a crescere. Viviamo sopra una polveriera e la speranza è quella di essere guidati da uomini e donne capaci, che non reagiscano in modo spropositato a evidenti provocazioni, che non demonizzano interi gruppi per il fanatismo di pochi, che non urlino prima ancora di pensare. La Merkel ha reagito bene, non ha puntato il dito. Putin e Erdogan hanno “fatto comunella”. Trump ha twittato ai cinesi di tenersi il drone perchè non gli serve più! Trump non pensa è questo potrebbe essere un problema.

Come riprendere il controllo ?
La prima cosa da fare è spingere i governi affinché facciano cessare tutte le ostilità. Non esiste una scorciatoia costruita dalle bombe che possa superare i secoli di storia che separano il nostro occidente dal medio oriente – si, fanculo il politicamente corretto, da un punto di vista sociale il medio oriente è fermo all’anno mille.

Integrazione e sviluppo
Potremmo imparare dalla storia. Gli antichi romani davano la cittadinanza. Privilegi e obblighi.
Il privilegio di godere di un sistema socio-economico, l’obbligo di accettare le regole del gioco.

Dialogo
Dare per scontata l’esistenza di un Islam moderato ma poi non cercare un confronto con esso non ha più senso.
Occorre trovare un terreno comune di dialogo con l’Islam e liberarlo dal ricatto della religione. Occorre un confronto sui temi delle donne (spesso tenute in una condizione di spaventosa inferiorità), sui temi dell’arte (avete mai sentito di una mostra organizzata nello Yemen), diritti umani, alfabetizzazione, e così via.

C’è confusione, ogni istante che passa comporta un aumento dell’entropia. Sembra che nulla possa essere fatto dal singolo individuo ma in fondo Roma non è stata costruita in un solo giorno e quello che conta è il primo passo.

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Pubblicato da ilcontroeditoriale

Appassionati d'arte e attualità, da qualche tempo blogger