Così inizia una nota del comitato Torino Possibile inviata alle Sindache e ai Sindaci della Città Metropolitana di Torino: «Abbiamo deciso di non rimanere fermi di fronte agli atti discriminatori rivolti alle famiglie omogenitoriali voluti dall’attuale governo. Pertanto, abbiamo deciso di sottoscrivere una lettera di invito che abbiamo inviato alle Sindache e ai Sindaci della Città Metropolitana di Torino e che vi alleghiamo a seguito di questo comunicato»
Il riconoscimento dei figli nati all’estero di coppie omogenitoriali è un tema molto delicato e che richiede attenzione da parte delle istituzioni. Il fatto che un comitato cittadino abbia deciso di non rimanere inerte di fronte agli atti discriminatori rivolti a queste famiglie dimostra la necessità di una maggiore sensibilità e di un’azione concreta da parte delle autorità.
In un mondo sempre più globalizzato, è fondamentale garantire i diritti di ogni individuo e di ogni famiglia, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro nazionalità. Il riconoscimento dei figli nati all’estero di coppie omogenitoriali è un passo importante verso l’uguaglianza di fronte alla legge e verso la tutela dei diritti delle famiglie.
Il gesto simbolico di rilasciare certificati anagrafici privi di valenza legale è un modo per dimostrare solidarietà e sostegno a queste famiglie e per mostrare loro che la comunità non le abbandona. Tuttavia, ciò non basta. È necessario che le istituzioni cittadine prendano sul serio questa richiesta e agiscano in modo concreto per garantire i diritti di queste famiglie.
Il riconoscimento dei figli nati all’estero di coppie omogenitoriali non dovrebbe essere una questione politica o ideologica, ma un dovere di giustizia e di uguaglianza di fronte alla legge. Le istituzioni devono adottare politiche e leggi che garantiscano la protezione dei diritti di queste famiglie e che favoriscano l’integrazione e l’inclusione sociale.
In definitiva, il gesto del comitato Torino Possibile è un segnale importante della necessità di un impegno concreto delle istituzioni per garantire i diritti delle famiglie omogenitoriali. Speriamo che la richiesta venga ascoltata e che si possano fare progressi significativi nella tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli.