Yo Yo Mundi – Sempre 7/365

Il gruppo musicale riunito sotto il giocoso, italico e surreale nome Yo Yo Mundi, nasce nel 1988 ad Acqui Terme (anche se festeggiano il compleanno il 5 marzo 1989, data del primo concerto nella formazione a quattro), città di confine tra le colline del Monferrato, nel sud del Piemonte.

Il Monferrato è zona molto rinomata per la viticoltura, certo, ma anche importante e centrale sia per la musica e sia per la cultura: questi sono i luoghi di Luigi Tenco – Ricaldone dista 5 km da Acqui -, della “Genova per noi” di Paolo Conte, dei racconti di Pavese, Lajolo, Monti e Fenoglio.

Paolo Enrico Archetti Maestri – voce, chitarra -, Andrea Cavalieri – basso elettrico e contrabbasso – Eugenio Merico – batteria -, Fabio Martino – fisarmonica e tastiere – sono i membri originari di YYM; a loro si uniranno nel 1996 Fabrizio Barale – chitarre – e nel 2013 la violinista Chiara Giacobbe. Questo fa di loro uno dei pochi gruppi italiani che ha ancora in organico tutti i fondatori dopo ventisei anni di attività.

Il loro primo cd, “La Diserzione degli Animali del Circo”, esce nel 1994; da allora hanno pubblicato altri dieci album ufficiali e diversi progetti speciali (ecco alcuni titoli: “Sciopero”, “Percorsi di Musica Sghemba”, “Alla Bellezza dei Margini”, “54”, “Resistenza”, “La Banda Tom e altre Storie Partigiane”, “Album Rosso” e l’ultimo “Munfrâ”, ma sono ormai più di venti le pubblicazioni totali) e intrecciato il cammino artistico con diversi artisti tra i quali ricordiamo: Ivano Fossati, Steve Wickham (violinista dei The Waterboys), Teresa De Sio, Brian Ritchie e Gordon Gano (Violent Femmes), Marino e Sandro Severini dei The Gang, Eugenio Finardi, Lella Costa, Giuseppe Cederna, Hevia, Patrizia Laquidara, Eiffel 65, Franco Branciaroli, Michael Brook, Wu Ming, Trey Gunn, Massimo Carlotto, Maurizio Camardi, Giorgio Canali, Franco Battiato, Alessio Lega, Manu Chao, Patrizia Laquidara, Mondi Ovadia, Banda Osiris, Stefano Giaccone, Nabil Salameh e Michele Lobaccaro (Radioderwish), Marco Rovelli, Mario Arcari, Petra Magoni, Sergio Berardo (Lou Dalfin), Francesco Di Bella (24 Grana), Guy Kyser (Thin White Rope), Paolo Bonfanti, Giorgio Gaber e Beppe Quirici.

Straordinaria e intensa l’attività concertistica in Italia (circa 1700 date, ben tre sul palco del Primo Maggio a Piazza San Giovanni, due come Yo Yo Mundi, una nel gruppo di Franco Battiato) ed all’estero (di rilievo i tour in UK del 2006 e 2008).

Un’altra caratteristica che ha rende speciale la loro storia è la condivisione di uno spazio creativo – prima nel centro di Acqui e poi, dalla primavera 2014 nel nuovi studi “Suoni & Fulmini” di Rivalta Bormida AL -, dove sono nascono le idee, le collaborazione e i progetti artistici e culturali della band monferrina.

Tra i nuovi progetti in fase di realizzazione ricordiamo lo spettacolo “Terra Madre: sorella acqua, fratello seme”, con l’attrice Daniela Tusa (scritto con Cinzia Scaffidi e immaginato insieme a Carlin Petrini), lo spettacolo – giocoso e portatile – lo spettacolo “Il mondo è una palla pelosa – Racconti, memorie e canzoni di microorganismi, insetti e altri esseri pelosi” e, soprattutto, il nuovo album “Evidenti tracce di felicità” (Felmay\Egea), uscito nel mese di marzo del 2016.

Si suona con gli occhi chiusi, si sogna con le orecchie aperte, cantano gli Yo Yo Mundi, in una delle canzoni di “Evidenti tracce di felicità”, e meglio di così non si potrebbe spiegare la genesi dello stesso: un disco suonato, sognato e desiderato. Si tratta di dodici brani caratterizzati da un suono ancora diverso e, in qualche modo, più evoluto rispetto ai lavori precedenti: un disco profondamente acustico, solo a tratti lievemente elettrico.

Pubblicato da ilcontroeditoriale

Appassionati d'arte e attualità, da qualche tempo blogger